Pierpaolo Pasolini – Una Visione Nuova, è il nuovo capolavoro del nostro docente di Accademia Artisti e regista Giancarlo Scarchilli. Il documentario sarà al cinema da domani, domenica 5 marzo 2023, fino a martedì 7 marzo. Il nostro docente di Preparazione al Set, Scarchilli, in Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova, documentario scritto e diretto da lui, che nel 2011 aveva vinto il Nastro d’argento per Vittorio racconta Gassman, racconta il poeta e regista che, a partire da Accattone (1961), entrò da letterato nella settima arte lasciandovi un segno indelebile. Prodotto da Morena Gentile, presentato al 40mo Torino Film Festival e distribuito da Medusa in 100 sale per 3 giorni, il documentario offre dunque un’immagine prismatica del grande intellettuale attraverso i punti di vista di acclamati artisti e professionisti del cinema segnati dall’incontro col poeta corsaro.
Da Bernardo Bertolucci, che debuttò da aiuto regista proprio con Accattone, a Vincenzo Cerami, che di Pasolini fu alunno a scuola e poi assistente alla regia per Uccellacci e uccellini (1966). Passando per compositori come Ennio Morricone, scenografi come Dante Ferretti, costumisti come Danilo Donati, montatori come Nino Baragli. E ancora (ma non certo meno importanti), interpreti professionisti e divi reinventati, da Totò, Anna Magnani, Orson Welles a Maria Callas o scoperti nelle periferie romane e lanciati nella loro prorompente espressività
Scarchilli nel documentario ricorda e omaggia in particolare la «semplicità», il suo essere «una persona diretta», forte di un’autenticità che ne informava anche lo stile cinematografico: «Non si fermava mai all’apparenza, allo stereotipo», sottolinea, e citando I magi randagi rammenta come, guardando i film dell’autore scomparso nel 2005, «era come se gli occhi respirassero immagini fresche», non preconfezionate in base a mode o tendenze di mercato. Tra testimonianze di ieri e di oggi, da Carlo Verdone e Daniele Luchetti a Walter Veltroni, Felice Laudadio, Giancarlo De Cataldo, Scarchilli valorizza di Pasolini l’essere stato un «irregolare» del cinema, e tanto più per questo capace di elaborarne un’idea personale e potente. Dando a chi lavorava con lui l’impressione di «assistere ogni volta alla nascita del cinema». Come «erede» ideale della visione pasoliniana nel cinema italiano odierno, Scarchilli menziona invece Matteo Garrone. Per «autenticità» e «pulizia di sguardo rispetto alle cose», oltre che per la tensione a «fare sempre film che era necessario fare». Non per nulla, aggiunge, Garrone amava anche il cinema di Sergio Citti.
Non resta dunque che correre al cinema e approfittare di queste 3 giornate speciali per andare a vedere Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova, con la regia del nostro grande regista e docente di Accademia Artisti, Giancarlo Scarchilli.