Skip to main content

La rivincita di Milena Vukotic dopo essere sempre stata considerata solo come Pina Fantozzi.

Attrice, Ballerina, Coach di Recitazione, 84 anni e non sentirli

Tutti la conosciamo come Pina Fantozzi, la moglie del ragioniere più famoso e più amato d’Italia. Ora l’attrice Milena Vukotic sta avendo un grandissimo successo come concorrente dell’ultima edizione del noto programma di Rai1, “Ballando con le stelle“. I nostri allievi, durante le lezioni tenute in Accademia Artisti, hanno sempre apprezzato la sua professionalità, competenza e dolcezza. Adesso anche il resto d’Italia sta ammirando una grande donna, oltre che una grande artistia.

Alla meravigliosa età di 84 anni, l’attrice sta brillando per le doti artistiche e per quelle di ballerina. All’interno del programma televisivo sta dimostrando tanta grazia, eleganza e uno spiccato senso del ritmo. Per l’attrice, nota principalmente per avere interpretato il ruolo, appunto, di Pina Fantozzi, si tratta di una vera e propria rivincita personale.

Milena Vukotic è stata spesso ospite in Accademia Artisti come guest coach e docente di alcune Masterclass in Recitazione.  Recentemente è stata intervistata dal Corriere.it e proprio nel corso di questa intervista, l’attrice ha rivelato di essere stupita dall’affetto dimostratogli dal pubblico e da tutti i complimenti che sta ricevendo. In riferimento al fatto che le dicano di essere bella, Milena ha dichiarato: “Mi fa sorridere. L’età c’è, ma è bello festeggiare l’essere in vita. Riguardo al fisico, penso sia la danza ad avermi aiutata, chissà. Mi tengo stretta queste belle parole“.

 

Quando era ragazza, la Vukotic ha avuto una formazione nella danza, facendo parte del corpo di ballo del Grand Ballet du Marquis de Cuevas. Formazione che sta emergendo sulla pista di “Ballando con le Stelle“, dove l’attrice si esibisce con il maestro Simone Di Pasquale.

Oggi Milena Vukotic vuole però staccarsi da quel ruolo di “bruttina” a cui il cinema l’aveva relegata nel dare vita alla signora Pina Fantozzi. Da qualche settimana è diventata una delle protagoniste del programma televisivo “Ballando con le stelle“, il famoso talent show basato sul ballo, condotto da Milly Carlucci su Rai1.

Il personaggio della moglie del ragioniere più famoso d’Italia, le ha regalato grande notorietà: “Quella che ho interpretato è una maschera universale. Ho cercato di sviluppare tutte le sue possibili sfumature. Penso di averlo fatto – racconta – Al punto che un giorno, invitata a colazione a casa di Paolo, dopo aver aperto la porta, la colf disse: signora, è arrivata la moglie di suo marito. Paolo rise molto, ci volevamo bene. In generale, credo conti avere consapevolezza di fare ciò che ci appassiona”.

 

L’attrice ha esordito nel mondo del cinema nel 1960 con il “Sicario” di Damiano Damiani. Poi le numerose commedie degli anni sessanta, assieme a film d’autore dei più prestigiosi registi: “Il giovedì” (1963) di Risi, “Giulietta degli spiriti” (1965) e l’episodio “Toby Dammit” (inserito in “Tre passi nel delirio”, 1968) di Federico Fellini, i primi due capitoli (1975 e 1982, entrambi di Mario Monicelli) della trilogia di “Amici miei”, “L’arcidiavolo” (1966) e “La terrazza” (1980) di Ettore Scola, “La bisbetica domata” (1967) di Franco Zeffirelli, “Il fascino discreto della borghesia” (1973), “Il fantasma della libertà” (1974) e “Quell’oscuro oggetto del desiderio” (1976) di Luis Buñuel.

 

Negli anni settanta Milena Vukotic posò nuda per l’edizione italiana di Playboy. Molto particolare, inoltre, la sua partecipazione in Bianco, rosso e Verdone (1981) di Carlo Verdone, nel ruolo di una prostituta che si mostra nuda al protagonista. In teatro divenne una delle attrici predilette di Rina Morelli (fra gli spettacoli Oh, che bella guerra del 1982 o Così è se vi pare di Pirandello nel 1983). Ha lavorato anche in altri prestigiosi allestimenti accanto a Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau.

 

Nel 2007 ha lavorato nei film di Ferzan Özpetek “Saturno contro”, dove ha il ruolo di un’arcigna infermiera, e Un giorno perfetto, nel cameo di una professoressa. Nello stesso anno le è stato conferito il Ciak d’oro alla carriera.Nel 2014 ottiene la terza nomination al David di Donatello grazie alla sua partecipazione al film testamento di Carlo Mazzacurati “La sedia della felicità”, dopo quelle ricevute, nella categoria di migliore attrice non protagonista, per i film Amici miei – Atto IIº nel 1983, e Fantozzi alla riscossa, nel 1991.

 

Giuseppe Calabrese per Accademia Artisti